L’infrastruttura di custodia è un sistema proprietario multi-strato e multi-firma sviluppato interamente internamente. Presenta tre livelli di sicurezza, inclusi due livelli offline: storage a freddo e congelato. I timelock a livello di protocollo forniscono protezione rafforzata, e l’architettura consente l’integrazione di attori esterni all’interno del processo di autorizzazione per garantire controllo distribuito. È in atto un framework dedicato di disaster recovery per garantire continuità operativa e accesso agli asset anche in caso di incidenti importanti. Inoltre, la configurazione multi-firma è coperta da due brevetti internazionali.
È garantita visibilità completa e in tempo reale sulle partecipazioni in custodia attraverso meccanismi di verifica automatizzati e attestazione on-chain di Prova di Riserve, che può essere eseguita indipendentemente in qualsiasi momento da operatori autorizzati. Audit continui e politiche granulari di controllo degli accessi supportano la piena conformità normativa, mentre strutture avanzate di vault e framework multi-chiave rafforzano l’integrità del sistema e la governance interna. Per fornire un ulteriore livello di protezione, è disponibile una copertura assicurativa modulare che può essere allineata ai profili di rischio istituzionali e ai framework operativi.
Un’infrastruttura di custodia altamente configurabile consente modelli di governance su misura per specifici framework operativi e di conformità. Viene garantita piena discrezione su come l’infrastruttura viene gestita: può essere operata indipendentemente, delegata interamente o gestita in collaborazione. Le opzioni di deployment includono ambienti completamente personalizzati o soluzioni chiavi in mano che soddisfano i più alti standard di sicurezza e possono essere attivate in poche settimane, con configurazioni pre-integrate che riducono la complessità e accelerano l’onboarding.
L’architettura di custodia è progettata per bilanciare protezione robusta ed efficienza operativa. I prelievi sono protetti da timelock a livello di protocollo e meccanismi di autorizzazione collaborativa, mentre l’integrazione con i fornitori di liquidità consente accesso al mercato in tempo reale. I flussi operativi rimangono intuitivi ed efficienti senza compromettere la sicurezza degli asset, supportati da una dashboard di controllo unificata che consente agli utenti autorizzati, indipendentemente dal background tecnico, di gestire le attività attraverso una singola interfaccia.
Le capacità di staking sono disponibili per gli asset Proof-of-Stake supportati, consentendo la partecipazione ai meccanismi nativi di generazione di rendimento attraverso un processo sicuro e semplificato. Il servizio è completamente integrato all’interno del framework di custodia e progettato per la semplicità operativa, eliminando la necessità di competenze tecniche o trasferimenti di asset in ambienti esterni. Con salvaguardie solide e performance consistenti, questa soluzione fornisce un modo affidabile per massimizzare i rendimenti dello staking garantendo controllo completo e gestione efficace del rischio.
Banca d’Italia
Fintech Hub
”[CheckSig] sviluppa tecnologie e processi che, sfruttando la trasparenza intrinseca delle blockchain pubbliche, consentono a ogni cliente di verificare indipendentemente i propri asset cripto detenuti in custodia da un intermediario. Questo approccio, chiamato ‘Individual Proof-of-Reserves’ o IPoR, mira a diventare uno standard di garanzia e protezione del cliente adottato in tutto il mercato.”